Mercoledì, 17 Aprile 2024 10:24

Calcio a 5, fine del sogno: non bastano cuore e orgoglio, ai Cnu ci va il Torino. Ma comunque complimenti ai nostri ragazzi!

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A Torino, martedì alle 13, si è svolta la partita di ritorno per le qualificazioni ai prossimi Cnu fra il CUS Torino e il CUS Verona. Il match di andata si era concluso con un pirotecnico 7 a 7 che lasciava tutto aperto in vista del ritorno.

Non sono bastati un grandissimo cuore e tanto orgoglio al Verona che capitola con il risultato di 8 a 4 e dice addio al sogno Cnu. La partita inizia sulla falsariga di quella dell'andata, il Torino tiene il pallone e prova a creare occasioni. Ma i gialloblù rispetto alla prima partita sono più organizzati e con un'efficace pressione mettono in difficoltà il palleggio della squadra di casa: in particolare funzionano bene i raddoppi di marcatura sulle fasce e il Torino non trova sbocchi. Dopo un paio di tiri interlocutori dei piemontesi è il Verona a creare la prima vera occasione con una bella combinazione fra Pizzin e Giriolo con quest'ultimo che va al tiro respinto da Colasanto. I granata si riversano nuovamente in avanti dopo il pericolo scampato e pizzicano la traversa con un tiro potente di Guzzi. La gara prosegue su un sostanziale equilibrio con ritmi più blandi rispetto al match d'andata; il Verona inizia a tenere di più il possesso e gira bene la palla ma fa fatica a rendersi pericoloso. A circa metà del primo tempo il ritmo inizia a lievitare e le occasioni si moltiplicano: un tiro di Tedesco viene deviato a pochi centimetri dalla porta e sul ribaltamento di fronte una conclusione piazzata di Pretto viene respinta dall'estremo difensore del Torino. Il Verona continua ad imbastire ripartenze veloci e pericolose e va ancora vicino al vantaggio con Giriolo che però si trova davanti un'insuperabile Colasanto. Da una rimessa contestata nasce il gol dei padroni di casa che stappa il match a 4 minuti dalla fine della prima frazione: il Torino batte velocemente il fallo laterale trovando impreparato il Verona che lascia un buco centrale in cui è bravo ad infilarsi Rolando che supera Lombardi e porta avanti i suoi. Per i gialloblù il gol preso è una mazzata psicologica e si spegne la luce: a stretto giro ne subiscono altri tre e vanno all'intervallo trovandosi sotto di quattro gol. La seconda rete del Torino è di pregevole fattura, Assouli da metà campo scodella un pallone a superare la difesa avversaria per Rolando che, decentrato sulla sinistra, trova una mezza acrobazia e piazza il pallone all'angolino lontano centrando la personale doppietta in due minuti. Il Verona prova a scuotersi ed ha una clamorosa occasione per accorciare le distanze con Pizzin solo al centro dell'area ma non colpisce bene e spedisce largo il tiro del potenziale 2 a 1. Il Torino continua ad attaccare e trova ancora una volta la via del gol andando a segno con Schiavone con una conclusione ravvicinata. A questo punto il Verona non c'è più e subisce anche il poker: ancora Schiavone non perdona a tu per tu con Lombardi.

 

Dunque sembra essere finita ma nella seconda frazione di gioco il Verona rientra in campo con un altro spirito e prova a schiacciare i padroni di casa che, fisiologicamente, abbassano il proprio baricentro e provano a colpire in contropiede. Guida la riscossa Marconi prima con una conclusione debole e poi con una di poco fuori. La fase di pressione degli ospiti prosegue e Giriolo ha un'altra occasione nata da una bella combinazione con Pretto sulla fascia ma davanti al portiere spedisce a lato. Si fa vedere anche il Torino in ripartenza e Lombardi è abile ad abbassare la saracinesca. Prosegue il tiro al bersaglio del Verona, però senza successo: da una parte il Torino è abile a chiudersi e rimpalla molte conclusioni, dall'altra manca precisione nei tiri veronesi e Merlo ( subentrato a Colasanto ) si rende protagonista di belle parate. Dopo svariate occasioni arriva il meritato gol del Verona con Bersan che pesca il jolly dalla distanza; ora i gialloblù iniziano a crederci maggiornamente e danno continuità alla fase di spinta: due conclusioni di Bersan e una di Penazzi vengono parate da un ottimo Merlo. Nel miglior momento veronese il Torino è cinico e spietato e spegne gli entusiasmi trovando la quinta rete con Guzzi che vince un rimpallo e segna solo davanti a Lombardi. Ma il Verona non demorde e produce occasioni in serie esaltando i riflessi di Merlo. Menegazzo si prende la scena e con un destro imprendibile piazza il pallone all'incrocio dei pali dopo un'efficace circolazione del Verona, ma si ripete lo schema precedente: il Verona accorcia le distanze e prova a tornare in partita, i granata rimettono le cose in chiaro e allungano nuovamente. Il Torino trova il sesto gol con Losero abile a far passare il pallone sotto le gambe di Lombardi. Passano pochi istanti ed è ancora Menegazzo grande protagonista con una punizione capolavoro a trovare il terzo gol veronese. La partita diventa caotica e non c'è un attimo di pausa: i padroni di casa riscappano a più quattro con Parmeggiani prima dell'ultimo gol del Verona di Penazzi che incastona il pallone all'incrocio sull'assist di Menegazzo. Il Torino chiude definitivamente i conti su contropiede con la rete a porta vuota di Tagliente. I gialloblù ci provano generosamente anche negli ultimi istanti di partita ma finisce 8 a 4 per i padroni di casa che volano ai Cnu di Campobasso.

Dunque sconfitta amara per il Verona che comunque, nonostante il risultato, ha dato tutto quello che aveva e non ha rimpianti. Decisiva la maggior incisività sotto porta degli avversari e qualche ingenuità difensiva veronese. Ma si può dire che i gialloblù hanno affrontato una squadra che gioca da più tempo insieme e si conosce meglio; inoltre il campo dei granata è particolare in quanto molto stretto e si è notata la mancanza di abitudine dei nostri ragazzi a giocare su un terreno del genere. C'è stata anche qualche decisione arbitrale contestata ma nel complesso il Torino ha meritato la qualificazione dimostrandosi più squadra e ha saputo sfruttare al meglio gli episodi. Complimenti alle due formazioni per lo spettacolo mostrato fra andata e ritorno: i nostri ragazzi ci riproveranno l'anno prossimo!

 

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